Mi sono laureato in Economia All'Universita' Federico II di Napoli col minimo dei voti (quasi) senza lode ma anche senza infamia, ed e' la cosa che conta di piu'. Frequentavo i corsi quando potevo e anche quelli serali. Infatti, per fortuna, avevo un lavoro stabile ma volevo laurearmi e acquisire le conoscenze necessarie per crescere. Essendo nato nel cuore dell'Aspromonte e non avendo frequentato l'Accademia militare di West Point pensavo di acquisire, anche attraverso lo studio, i fondamentali con cui migliorare le capacita' e le attitudini necessarie per una civile convivenza in un mondo complesso e complicato. L'inprinting accademico l'ho ricevuto dal compianto Prof. Claudio Napoleoni con la lezione di Fisica Economica sulla moneta. Ricordo chiaramente la gremita aula Magna della Facolta' di Economia, sul lungomare Caracciolo, di fronte allo svevo Castel dell'Ovo, e la lucidita' del gia' anziano Professore che ci trasferiva i concetti di fiducia, di corso forzoso e i contenuti, con le motivazioni della Conferenza di Bretton Woods.
Ho sempre lavorato nel settore assicurativo e, dopo una breve ma molto formativa esperienza con l'Alleanza Assicurazioni (settembre '62) sono passato alla SAI nel marzo '64. Breve tragitto da via Cannobio a piazza Giovannetti in quel di Novara, citta' in cui ho vissuto sei splendidi anni, dove ho suonato i campanelli per vendere le polizze vita popolari. Da qui a Napoli, attraverso Torino, dove per sei mesi ho fatto una immersione totale nel mondo tecnico-assicurativo Vita e Infortuni, per diventare tecnico dei due Rami, con sede lavorativa appunto a Napoli dall'Aprile '68. Qui ho continuato come, gia' detto, anche gli studi universitari. Quindi a Matera dal 15 ottobre '72 dove con gioia e dolori (normale percorso di vita) ho conseguito alcuni risultati non solo come agente di assicurazione. Diro' piu' avanti, qui mi preme solo dire che se tutti gli operatori avessero avuto la fortuna di conseguire lo stesso sviluppo, oggi ci sarebbero pochi disoccupati: Noi infatti dai 6 collaboratori di allora siamo cresciuti sino ai 25 di oggi (piu' 350%). Combattiamo ancora con forza e coraggio in questa valle di lacrime.
In ambito lavorativo, la responsabilita' svolta per la BPMat e' stata importante per passione, tempo e dedizione. Comincio' per caso la prima domenica di febbraio '93 all'albergo Italia, dove si svolgeva una riunione costitutiva dei Soci della Banca. L'obiettivo era quello di opporsi alla fusione con altra Banca popolare. Presi la parola e mi ritrovai Vice Presidente del Comitato, costituito con atto notarile la domenica successiva. Il Presidente era il compianto notaio Pasquale Lonigro, personalita' di grande carisma che sapeva coniugare rigore e ironia. Le Sue precarie condizioni di salute mi costrinsero a sostituirlo spesso, specie nell'ultimo periodo di attivita' del Comitato. Cosi mi ritrovai Consigliere della Banca e poi Presidente, per ben 3 mandati. I risultati sono noti e la sintesi e' nel rifacimento della facciata dell'edificio di piazza San Francesco: com'era e com'e'. Nel momento delle mie dimissioni le filiali erano 38 e i dipendenti 340, ricordo che quando ho assunto la presidenza erano, rispettivamente, 13 e 170. Cosi e' stato per ogni altro indice di sviluppo. Nel periodo di mia Presidenza, la Banca fu presente in citta' e nel territorio di elezione, alle iniziative imprenditoriali, che sosteneva, come e' doveroso per una Banca locale. Il fatto nuovo fu rappresentato dall'animazione e il sostegno delle iniziative culturali e umanitarie, con bilancio sociale soddisfacente per i Stakeholder, vale a dire: dipendenti, fornitori, clienti, azionisti e tutti i portatori d'interesse del territorio dove la Banca era presente con le Sue filiali. La collaborazione si e' conclusa con le mie dimissioni richieste da nessuno che ne avesse titolo. Ma alcuni ne hanno millantato il merito se merito e'. E' merito da millantare?
E' una legge dura, ma e' la legge. Questo fu il mio proscioglimento per i miei detrattori. Un mio insegnante di lettere, il milanese Vincenzo M. Fontana, diceva sempre che ''l'invidia si nutre per chi vince il concorso, la pieta' per chi lo perde.'' Questa metafora, mi fece capire a posteriore che anch'io sono stato vincitore di concorso (a mia insaputa, come usa ora): i calunniatori sono serviti. Percio' le indagini che mi hanno riguardato relativamente all'attivita' della Banca (non ne ho subito altre) si sono tutte concluse col mio proscioglimento perche' ''il fatto non sussiste'', come si evince dalla sentenza del Tribunale Matera n.56/2009 sent. GIP n.765/2009 R.G.GIP del 6 marzo 2009 con la quale, il G.U.P. dr. Angelo Onorati, ha dichiarato non luogo a procedere perche' il fatto non sussiste. Lo stesso ha fatto il Tribunale di Catanzaro che ha archiviato il 28-10-2011 l'indagine n.2888/2009 R.G.N.R. e N.2968/2009 R.G., denominata ''Toghe lucane'', che mi riguardava come Presidente della B.P. del Materano. Il Gip dott.ssa Maria Rosaria Di Girolamo esordisce scrivendo: ''letta la richiesta di archiviazione formulata dal P.M. ... OMISSIS...'' e conclude: ''Si ritiene, in conclusione, che non vi siano elementi fattuali di per se' idonei ad integrare in capo agli indagati tutti gli elementi costitutivi dei reati ipotizzati, con conseguente infondatezza della notizia di reato. P.Q.M. Visti gli artt.408 e SS.c.p.p. Dispone l'archiviazione del procedimento e la restituzione degli atti al P.M.''
Un rapido cenno merita la responsabilita' svolta per diversi anni presso la locale Camera di Commercio. Dalla costituzione dei Consorzi Fidi di cui sono stato anche Presidente, al Comitato direttivo, alla Giunta e alla Presidenza dell'Azienda speciale CESP. Infine ricordo la Presidenza del Centro estero, azienda dell'Union-Camere di Basilicata, che aveva la ''mission'' di internazionalizzare l'economia locale.
Queste cariche furono consequenziali al mio impegno dirigenziale nella locale Associazione Confcommercio. Fu la Confcommercio a designarmi anche al Consiglio Distrettuale Scolastico e alla CRI- Commissione Regionale per l'impiego. Queste due ultime istituzioni, erano operative negli anni '80-'90.
Arricchimenti per l'aspetto umano e professionale ritengo sia stato l'impegno quale Commissario del Ministero degli Interni, per la liquidazione del dissesto finanziario del Comune di Aliano cosi come la Presidenza del Collegio dei revisori dei Conti di alcuni Comuni della provincia di Matera. Queste esperienze hanno contribuito a rafforzare le mie conoscenze economico-contabili degli Enti Pubblici.
Concludo questa parte ricordando l'esperienza di Giudice Tributario nella Commissione Provinciale di Matera, lasciata per dimissioni considerato gli impegni e il poco tempo disponibile in quel periodo (maggio '98).